FABIO SALANDRA: Nato a Modugno, in provincia di Bari, nel 1988, è laureato in scienze storiche.
La tesi di Fabio Salandra ci porta direttamente nell’estate del 1922 a Bari, città di sua provenienza, dove il proletariato insorgeva insieme agli Arditi del Popolo per difendere la propria città contro l’insorgere del fascismo liberticida. Fu un’insorgenza spontanea e spesso in contrasto con le dirigenze dei vari sindacati e organizzazioni popolari anche per la scelta di resistere in maniera armata.
Salandra indaga i meccanismi che resero possibile la nascita dell’arditismo popolare guardando al contesto politico e sociale successivo alla prima guerra mondiale quando le masse diventarono protagoniste della vita politica del paese che portarono all’attuazione di misure controrivoluzionarie da parte della borghesia impaurita dalle tendenze rivoluzionarie delle organizzazioni del proletariato.
Lo studio su tali organizzazioni come gli Arditi del Popolo, importanti per comprendere alcuni errori che portarono all’ascesa del fascismo e di come lo Stato si fosse già schierato a difesa di quest’ultimo, erano fino a pochi anni fa scarsamente incoraggiati in quanto l’antifascismo che si preferiva ricordare era quello dei “martiri” come i fratelli Rosselli o Giovanni Amendola più facili da essere rivendicati da parte dei partiti di governo del dopoguerra.
A differenza di quanto avvenuto a Parma con i fatti dell’Oltretorrente nel capoluogo pugliese i fatti del 1922 non vennero mai ufficializzate in maniera istituzionale o militante almeno fino all’anniversario del 2012, diventa quindi importante in questi anni di revisionismo storico ricordare tali avvenimenti che, anche per il fatto di essere stati osteggiati dalla memoria “mainstream”, sono ancor di più le fondamenta della nostra coscienza collettiva e armi preziose nel nostro bagaglio culturale.
Collana: Unaltrastoria
Pagine: 176
Formato: 13×20 brossurato con bandelle
Isbn: 9788867181933
Prezzo: 15 euro